Il Ritmo della Vita: Seconda parte.

Nella seconda parte, inizio avendo in mano un pupazzo effetto di tutto che gli accade, il non percepirsi come uomini liberi, gli aspetti della banalità del male e la figura attualissima del Misantropo.

Poi ecco Mefistofele a raccontar i suoi drammi, lavorando tantissimo per effetto dell’ipocrisia.

Nella scena dopo ecco i contorni del raggiro, ma con l’uomo amar essere ingannato attraverso il disco rotto dei grandi uomini.

In seguito ecco la Libertà che sembra districarsi tra cadaveri e omicidi in nome delle idee in un luogo naturale che dimostra cosa è e cosa non è.

Dopo ecco la Democrazia che dovrebbe essere un’orchestra armonica, ma 

viene fatta passar come il frastuono e gli impedimenti agli spazi di vita dell’uomo stesso sotto il presupposto che non esistono uomini liberi.

Poi ecco l’ironia farsi strada, descrivendo un mondo perfetto dove gli spazi dell’uomo non potrebbero essere più estesi.

A chiudere la seconda parte ecco la figura della Medusa, trovarsi a disagio in un mondo dove il pietrificar l’anima umana è regola sociale, le falsità economiche e per finire, qualche frase di Confucio.